Una Puntina per Sina. Una classifica bellissima per una Samp bruttissima

La Puntina blucerchiata di oggi la dedico a un’amica della nostra Comunità che oggi non potrà interagire con i suoi commenti, i suoi like, le sue condivisioni, ma che sarà sempre con noi, oggi più che mai: Sina Borrello, mancata ieri sera a poche ore della sua ennesima trasferta con la corriera del club “Tamburino Pegli”, uno dei punti di riferimento dei tifosi blucerchiati, che raccoglie anche tantissime donne e che mette cuore ed anima a ogni partita.

E per ricordarla chiamo in aiuto un amico come Stefano Rissetto, rubandogli alcune frasi del suo ricordo sul sito di Telenord: “Sina Borrello era infaticabile come organizzatrice, sia dei pullman per le trasferte in ogni dove, sia delle feste blucerchiate che ogni anno richiamavano, a Pegli oppure a San Carlo di Cese, presidenti e calciatori della Sampdoria. Ha tenuto in vita un circolo storico che aveva, come tutti i club a partire dall’irruzione delle tv a pagamento e quindi dell’obsolescenza temporanea del rito della trasferta, attraversato alti e bassi. Era molto amata dai compagni di fede, una vera istituzione che mancherà moltissimo non solo ai suoi familiari”.

Ecco, ha detto tutto Stefano, ma se possibile ogni minuto, ogni goccia di sudore, ogni sventolio di bandiera blucerchiata di oggi pomeriggio a Lecco è dedicato a lei.

E partiamo dalle belle notizie, che prescindono completamente da un’latra prestazione a mio parere indecorosa, almeno per 75 minuti, con la svolta solo dopo l’espulsione di un giocatore del Lecco. Ma ci arriviamo dopo, ho detto che partiamo dalle cose belle.

La partita di oggi, contro la squadra retrocessa matematicamente già la scorsa settimana, era il punto di svolta decisivo per analizzare la classifica e il calendario in vista degli eventuali play-off, la cui griglia di partenza si determinerà venerdì 10 sera, dopo i turni contro la Reggiana al Ferraris domenica pomeriggio e proprio venerdì a Catanzaro.

La classifica oggi dice che la Sampdoria è e oggi settima, ha superato il Brescia, ma soprattutto nel turno preliminare dei play-off, se potessimo cristallizzare la classifica a oggi, l’avversario non sarebbe più il Catanzaro di Vincenzo Vivarini, che gioca il miglior calcio della serie B, ma il Palermo, che di questi tempi è inguardabile e perde contro tutti, anche con lo Spezia oggi.

E’ vero che la partita sarebbe in gara unica in un Barbera strapieno, è vero che sugli spalti ci sarebbero Davide Enia e Ciccio Bozzi, che sono valori aggiunti, ed è anche vero che ai rosanero basterebbe un pareggio in virtù del migliore piazzamento in campionato. Ma la squadra di Michele Mignani – campione d’Italia con la Sampdoria quasi per caso – in questo momento è in grado di perdere da tutti, in casa o in trasferta, riuscendo a fare addirittura peggio del già inguardabile Palermo di Eugenio Corini, pure lui ex blucerchiato.

Detto questo, va detto anche che – per l’ennesima volta negli ultimi due mesi – la Sampdoria è stata totalmente inesistente dal punto di vista del gioco, messa malissimo in campo da Pirlo e senza radici, né identità. Una squadra senza capo, né coda, senza capo soprattutto.

E’ vero, c’erano tre squalificati, pesanti, ma la formazione proposta dal tecnico è stata imbarazzante, con Ricci e Verre che hanno dato ciò che avevano dato finora, praticamente nulla (il primo, voluto dall’allenatore, addirittura peggio del secondo). Ma il problema sono anche altri: Kasami, che per un lungo periodo è stato il migliore, da due mesi è fra i peggiori; lo stesso Yepes si impegna sempre, ma è in calo; Murru oggi male; Alvarez è stato il peggiore arrivo del mercato di gennaio e lo conferma ogni settimana, facendo chiedere perché gioca lui e non Ntanda.

Ma insomma, tutto da rifare? Tutti cattivi?

No, tre giocatori che si sono elevati su tutti – peraltro con un pacchetto di difesa, Stankovic, Facundo, Ghilardi, oggi all’altezza  – ci sono stati: il primo è Pedrola, finalmente tornato oggi quello di inizio campionato, che per alcuni tratti della partita – peraltro solo mezz’ora – ha giocato da solo, gettando il panico nell’area del Lecco. E ribadisco gli elogi alla squadra di casa che, nonostante la retrocessione matematica, se l’è giocata fino all’ultimo, persino con un uomo in meno. Chapeau.

Insomma, sembra quasi un fattore inversamente proporzionale.

Quando Pedrola gioca bene la squadra gioca male, quando la squadra ha giocato bene Pedrola ha giocato male o, quasi sempre, non c’era.

Nuovamente ottimo anche De Luca che, con il decimo gol, anche per lui solo i minuti dal 63esimo in poi, ha eguagliato il suo record personale in serie B ed è l’unico giocatore della Sampdoria in doppia cifra, più forte di infortuni e scetticismi, pure miei.

E chiudo con Ntanda, che – a dispetto del catastrofismo di Maurizio Michieli – porta cuore, fisico, chili e centimetri lì davanti e pare surreale che Pirlo gli preferisca i Ricci della situazione.

Sbaglia dei gol? Verissimo, ma almeno crea occasioni e quindi spero che da qui ai play off, sperando che siano i più lunghi possibili, lo vedremo più spesso.

E ovviamente, come sempre tutto questo mi piace condividerlo con  la Comunità della Puntina blucerchiata: Pierangelo Malfatti, Natascia Poddine, Loredana Pizzorno, Bruno Simondo, Roberto Odello, Lounge Webtv Genova, Valter Taverna, Cinzia Schiavi, Paolo Castagneto, Marcello Nuovo Profilo, Massimo Liguori, Claudio Derchi, Alessandro Sgalletta, Fabio Natta, Lino Messina Alessandra Torri, Cristina Camera, Massimo Gragnani, Max Valle, Paolo Fanghella, Maresca Francesco, Carlo Pilotti, Sergio Capuano, Massimo Andreini, Alessandro Mangini, Valentina Venturini, Marco Marchegiano, Gilberto Repetto, Mattia Ravera, Mirella Kira D’Agostino, Iacopo Sanguineti, Alessandro Lionetti, Luigi Vigliercio, Carlo Giusto, Graziella Di Giuseppe Renieri, Antonio Mannella, Nicolò Quatrida, Paolo Orengo, Mauro Bianchi, Caterina Lazzaro, Sergio Pittaluga, Pierpaolo Mantelli, Valentino Lena, Vito Mangano, Renzo Muratore, Gaetano Vitellaro, Michele Lecchini, Paolo Repetto, Rocco Mazzone, Biagio Longo, Costantino Gozzi, Claudio Mula, Mario Garre’,  Patrizia Franzosi, Daniele Cambiaso, Lorenzo Tuci, Alessio Melizzi, Massimiliano Gazzola, Davide Tony Valle e gli infiltrati Giorgio Rosati, Paolo Criaco, Diego Vignola, Luca Rema, Paolo Zerbini, Lorenzo Zito, Gianluca Colla, Grazia Possenti.

Ancora dieci giorni e sapremo come finisce questo romanzo, a volte, come oggi, mal scritto, ma certamente avvincente.

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